Sappiamo quanto ogni individuo sia nuovo e originale, persino il più noioso e insipido. Se ci approcciamo nel modo giusto, e parliamo con lui, e gli diamo respiro e alla fine gli chiediamo: Che cosa vuoi? ognuno parlerà del suo sogno. E quando quest’individuo fa parlare il suo cuore, nel suo momento di verità, parla in poesia.(…)Quel che chiunque chiama Subconscio, nel suo aspetto creativo, diventa la Musa. Lì c’è il nucleo dell’individuo che fingiamo di esaltare, a cui erigiamo santuari e a cui, nella nostra società, tributiamo la nostra falsa devozione. Lì c’è la sostanza dell’originalità. Perché è solo nel complesso della sua stessa esperienza, che è archiviata e dimenticata, che ogni individuo è veramente diverso da chiunque altro nel mondo (R:Bradbury)
IMPROVVISAZIONE TEATRALE E POETRY SLAM SI FONDONO PER DAR VITA ALLA BELLEZZA DEL LINGUAGGIO PERFORMATIVO
IMPROETRY LAB – Laboratorio di improvvisazione teatrale e sperimentazioni poetiche con Mavi Gianni – tre incontri dal 19 novembre al 3 dicembre, il martedì dalle 18:00 alle 20:00 – Centro Culturale Nassau – via de’ Griffoni, 5\2a – Bologna – costo 20,00 € singola lezione 14,00 € studenti universitari – necessaria tessera Aics
La slam poetry, per come la conosciamo, è nata come movimento di poesia performativa a Chicago nel 1984. Marc Smith, noto anche come “Slam Papi”, iniziò a organizzare serate di poesia “slam” in un jazz club, il Green Mill Lounge. L’intento di Smith era creare una formula che riportasse la poesia alle sue radici orali e performative. Quelle della spoken word, “la parola parlata”, che esiste in varie culture da molto tempo e che, negli anni ’60 e ’70, trovò terreno fertile nei movimenti culturali e di protesta. Questa forma di poesia enfatizzava la performance e l’elemento orale, pur senza la struttura di una competizione come nello slam poetry.
Quando la slam poetry nacque si ricollegò naturalmente alla tradizione del spoken word, attingendo dall espressività e dalla potenza della parola parlata, incorporando elementi teatrali, ritmo e spesso temi di protesta sociale, portando avanti la tradizione dell’oralità come veicolo di espressione e cambiamento. Dal comune obiettivo di portare la poesia al pubblico come un’esperienza viva, orale e sociale, nasce l’idea di questo laboratorio che propone una sperimentazione in cui l’improvvisazione diventa generatrice di poetiche combinatorie, creando versi istantaneamente, trasformando ogni parola in un gesto creativo.
Durante i tre incontri si potrà esplorare sia la scrittura e performance poetica sia la creazione istantanea di versi. Attraverso esempi pratici, esercizi e tecniche di “riscaldamento poetico”, capiremo come mantenere un flusso coerente mentre si performa. Impareremo a far sì che la poesia, come un corpo in scena, risponda e si trasformi insieme all’ambiente, incarnandosi nella voce e nella presenza.
Il programma :
Martedì 19 novembre > Risvegliare la Musa – metafora del nostro subconscio creativo, la Musa è il magazzino interiore che contiene tutto ciò che ci rende unici: esperienze, emozioni, ricordi e desideri spesso dimenticati o trascurati. Ognuno di noi ha accesso a questa fonte infinita di ispirazione, eppure spesso non riusciamo a metterci in contatto con essa. L’improvvisazione teatrale ci permette di attingere a parti profonde della nostra mente senza le limitazioni della razionalità e questo primo incontro sarà utile per risvegliarla
Martedì 26 novembre > La Poesia come voce dell’anima – Sperimentare la poesia come mezzo per esprimere sogni nascosti e profonde emozioni ed esercitare muscoli troppo spesso inutilizzati. Alternando momenti di scrittura e di lettura a voce alta e ascolto, esprimiamo e sentiamo la forza della poesia che espande i sensi e ci rende consapevoli di naso, occhio, orecchio, lingua e mano.
Martedì 3 dicembre > Dialogo con la Musa – Definiamo lo spazio di verità in cui ogni partecipante potrà sperimentare la bellezza della propria unicità. Rifiniamo con cura e misura i nostri elaborati per presentare in pubblico la nostra Musa, permettendo a ogni individuo di esprimere il proprio sogno più autentico.
Al termine del percorso organizzeremo un improetry slam come quello in onda il 15 novembre
IMPROETRY SLAM – venerdì 15/11/2024 – h 21:00 – Centro Culturale Nassau – via de’ Griffoni, 5\2a – Bologna – Ingresso up to you 5 euro con tessera Aics.
Emcee : Mavi Gianni
slammer : Vincenzo Bagnoli, Paolo Busi, Emanuela Luciano
improvvisazioni teatrali con : Alessandro Alberghini, Andrea Lullo, Daria Prandstraller
luci e sound : Stefano D’Arcangelo
L’imProetry slam nasce da un errore di battitura che si rivela intuizione definitiva nel configurarsi come luogo di sperimentazione senza giudizio. Al contrario del Poetry slam qui non sono previsti né voti, né giuria, ma resta intatta la bellezza del linguaggio performativo. Sul palco si alterneranno così poesie e squarci di teatro di improvvisazione. Durata massima per ogni azione scenica : 3′ (chi sfora paga pegno). Niente costumi, scenografie e oggetti di scena, ma la musica è concessa. Testi, musica, suoni e azioni devono essere originali di chi li propone e se sono improvvisati ancora meglio! L’improvvisazione teatrale si manifesta nella sua forma di “drama in 3 atti”, ispirandosi direttamente alle poesie performate. Open mic in chiusura.
Venerdì 24 gennaio 2025 è previsto un altro Improetry slam a Nassau Bologna. Chi parteciperà all’ improetry lab potrà condividere la sua voce e la sua poesia