Come sopravvivere all’adolescenza
Laboratorio di improvvisazione teatrale e facilitazione creativa, per padri e madri sull’orlo di una crisi di nervi.
Lunedì 4, 11, 18, 25 Marzo dalle 18.00 alle 20.00 – Gratuito, allo Spazio di Opportunità, via D.Martinelli 10 Bologna
Quattro incontri di 2 h l’uno, collegati in unico filo, ognuno dei quali esplorerà un tema diverso :
- Ho perso la bussola: non riconosco più in miei figli preadolescenti!!! Che fare?? – Process Drama per riconoscere il conflitto
- Autostima. Come aiutare i figli a crescere sulle proprie gambe. – Design thinking per aiutare a scoprire i scoprire i bi(sogni)
- Il ruolo educativo in tempi di internet. – Coaching circle per apprendere l’ascolto l’arte dell’ascolto
- La famiglia, palestra delle emozioni. – Improvvisazione teatrale per la comunicazione non violenta
La prole potrà partecipare nel mentre ad altre attività organizzate da educatori ed educatrici dello Spazio di Opportunità.
N. MAX DI PARTECIPANTI – 16 . Vai al volantino e per info e iscrizione clicca sul questo link https://forms.gle/
Di cosa si tratta?
Si diventa adulti dimenticando quel che si è passato durante l’età dell’adolescenza e quella deliziosa creaturina che fino a ieri ti amava e ti abbracciava si è trasformata in una persona straniera. Quali sono le frustrazioni di un padre e di una madre, in queste nuove modalità di relazione? E’ possibile attivare un gruppo per trovare nuove forme comunicative?
In questo laboratorio i genitori saranno facilitati da Mavi Gianni in un percorso da fare insieme. Sarà un vero e proprio laboratorio di esperienze: momenti di confronto e di ascolto reciproco, di scoperta di lati di sé, di avventura nelle emozioni dell’altra persona.
Gli incontri saranno incentrati sull’ascolto e sulla sperimentazione creativa delle potenzialità umane delle persone, in termini di fiducia, speranza, senso di sicurezza, empatia e concentrazione. Utilizzeremo linguaggi propri della comunicazione non violenta, della scrittura istantanea e dei giochi di ruolo soprattutto rispetto alla costruzione di un sano equilibrio emotivo e relazionale.
Il programma nel dettaglio :
Dalle 17:30 – apertura e registrazione con aperitivo per una cordiale accoglienza 😉
Dalle 18 alle 20 – laboratorio
- Ho perso la bussola: non riconosco più in miei figli preadolescenti!!! Che fare?? – Process Drama per riconoscere il conflitto. Il Process Drama è un metodo di apprendimento che offre l’esperienza teatrale senza preoccuparsi di prove e di esibizioni finali. Il processo è lo scopo. inizia con una sfida, una scelta o un luogo da esplorare. Tutte le persone sono coinvolte nella creazione di un mondo immaginario e lavorano per obiettivi e conflitti attraverso l’improvvisazione teatrale. Come in un L.A.R.P., gioco di ruolo dal vivo rappresenteremo, “gruppi di famiglia con adolescenti”, con ruoli e caratteri nati in modo spontaneo e fantasioso, che nel debriefing finale scoprivamo essere profondamente ancorati alla realtà.
- Autostima. Come aiutare i figli a crescere sulle proprie gambe – Design thinking per aiutare a scoprire i bi(sogni). Nel secondo incontro il gruppo ha già fatto conoscenza e possiamo iniziare a praticare l’ascolto profondo attraverso il design thinking. Divisi in coppie di “perfetti sconosciuti” ci si intervista a vicenda per restituirsi le proprie scoperte sui bisogni altrui. Un esercizio utile per orientare l’adolescente nella scelta del percorso di studi, che i genitori potranno replicare a casa propria.
- Il ruolo educativo in tempi di internet. Coaching circle per apprendere l’ascolto l’arte dell’ascolto. Una pratica di intelligenza collettiva che parte dall’utilizzo consapevole dei propri livelli di ascolto: downloading, fattuale, empatico, generativo. Un vero e proprio “allenamento empatico” utile a tutte le persone che partecipano ai cerchi, composti da 3-4 persone. In ognuno di questi si sceglie il “caso” da allenare e al termine del ciclo, il gruppo propone soluzioni creative ed efficaci al problema del “case giver”, utilizzando l’improvvisazione teatrale.
- La famiglia, palestra delle emozioni. Improvvisazione teatrale per apprendere la comunicazione non violenta. Così come in teatro il personaggio ha sempre un suo perché, anche noi quando parliamo e agiamo manifestiamo un “sottotesto”. Nell’ultimo incontro si introduce il tema della commedia umorale per dar modo alle persone di riconoscere i segnali emozionali che vengono dati dal tono di voce e dalla postura del corpo.
Chi facilita?
Mavi Gianni, direttrice artistica di Zoè Teatri, professional trainer per SNIT, Scuola nazionale di improvvisazione teatrale, attiva nel campo dell’Applied Improvisation. La ricerca di un’espressione teatrale che produca relazioni piuttosto che forme, l’ha portata ad approfondire le tecniche di Teatro di Comunità (process drama, teatro dell’oppresso, playback theatre, teatro rituale) e i metodi di facilitazione (design thinking, role play, serious game) utili alla progettazione partecipata. Utilizza principi, strumenti, pratiche, abilità e mentalità del teatro di improvvisazione in contesti non teatrali, per facilitare gruppi alla co-progettazione creativa.
Negli ultimi anni ha approfondito il tema dei Larp (Live Action Role Play) e creato 6 “scenari di gioco” con differenti finalità: gestione creativa dei conflitti, women empowerment; capacità di scelta; cittadinanza attiva.